Oggi, come da un pò di tempo a questa
parte, è un'altra giornata da ricordare per il gruppo
GMPbike. Giornata di Pasquetta, e chi non ha fatto la "gita
fuori porta" si è invece dedicato alla Mountain Bike per un
giro di quelli da segnare sul taccuino per la bellissima
compagnia di pedalatori e la bellezza dei posti visitati.
Anche dal meteo è veramente eccezionale, temperatura alla
partenza di circa 10° con un cielo azzurro dove non c'è
nemmeno una nuvola. Quando ci troviamo alle 8:30 in Piazza
Libertà c'è con noi un nuovo arrivo, Davide che ha
conosciuto il nostro gruppo dal sito web, Carlo che è un
gradito rientro, Stefano, Livio, Roberto, Mino oltre al Gas,
al Max e il sottoscritto (9 bikers). All'orario indicato sul
programma si parte, dobbiamo arrivare al primo punto di
ritrovo, il distributore di carburante vicino alla nuova
rotonda di
Macherio dove
ci aspetta Lodovico. Quando arriviamo abbiamo qualche minuto
di ritardo, ma tutto è dovuto al fatto che abbiamo percorso
il tratto all'interno del bosco urbano di Lissone. Lodovico
è già li ad aspettarci e dopo i saluti di rito ripartiamo.
Proseguiamo verso la chiesa di San
Fermo ad Albiate dove ci aspettano Emma e Riccardo. Non
proseguiamo sulla statale Monza-Carate, ma prendiamo, alla
rotonda, la piccola strada che ci porterà nel centro di Sovico da
dove poi proseguiamo sempre diritto, ma lontano dalle strade
principali, verso
Albiate.
Emma e Riccardo sono già li, al punto di ritrovo, ed anche
qui, dopo i saluti di rito, ripartiamo verso il centro di Albiate per
imboccare la sterrata che seguendo il fiume
Lambro ci porterà sotto le volte del ponte di Carate
Brianza nella piccola frazione di Realdino. Qui la sosta
è obbligata perchè c'è un buon caffè da bere che Riccardo ci
offre (grazie Riccardo...... da tutti...). Prima di iniziare
a pedalare c'è la conta che deve essere di 12 bikers e
quando siamo veramente tutti in sella ripartiamo. Seguiamo
ancora il fiume fino ad Agliate,
perchè anche qui c'è un'altro nuovo arrivo, Sergio, che ci
sta aspettando dopo il ponte. Una breve pausa di saluti e
poi giriamo a destra seguendo l'asfaltata che alla fine
termina prima dell'imbocco del sentiero. Troviamo un piccolo
blocco perchè alcune auto che si sono avventurate sulla
stradina (incredibile... pur di non fare qualche centinaio
di metri a piedi........) stanno ritornando indietro perchè
più avanti c'è una sbarra che limita il percorso ai soli
pedoni o ciclisti (come noi). Il fondo del sentiero è buono,
non ci sono ne pozzanghere ne fango e quindi anche il ritmo
della pedalata è abbastanza alto. Dobbiamo raggiungere la
recinzione delle vecchia cementeria che attraverseremo per
portarci ai margini della statale. Passata la recinzione
(che è comunque aperta) pedaliamo in mezzo a delle grosse
pozzanghere (qui però inspiegabilmente ci sono sempre), ma
quando arriviamo per imboccare la statale il solito
passaggio (percorso già molte volte) è stato chiuso con rete
metallica e quindi dobbiamo per forza salire alla nostra
sinistra per percorrere un breve tratto di sentiero
(fangoso) che ci porterà verso una piccola frazione di Giussano.
Quando arriviamo in cima alla collinetta passiamo sopra ad
un ponte che attraversa la superstrada Milano Lecco e ci
rendiamo contro della fila di autoveicoli incolonnati in
direzione del capoluogo Lariano. Noi proseguiamo ancora in
salita, per un breve tratto su asfalto girando però a destra
al primo bivio e poi ci immettiamo nel piccolo sentiero
(quasi invisibile) che scende leggermente sempre verso
destra. Qui siamo proprio in mezzo alla campagna, la siepe
da una parte e dall'altra campi appena arati, che
spettacolo.... Dopo una serie di curve controcurve
raggiungiamo il cortile di una cascina e dopo averlo
attraversato sbuchiamo sulla strada asfaltata che da dietro
il laghetto di Giussano scende
in direzione di
Briosco.
Subito dopo la rotonda che porta alla superstrada Milano
Lecco, giriamo a sinistra (dove c'è la trattoria) per
seguire anche qui il corso del fiume fino ad Inverigo.
Prima di passare la sbarra, dove inizia la ciclabile ci
contiamo, siamo in 13 e quindi proseguiamo con buon ritmo.
Lodovico incontra alcuni amici, circa a metà del sentiero e
dopo aver scambiato alcune battute dobbiamo raggiungere
Stefano, Sergio, Carlo e Davide che transitando prima di
noi non si erano accorti della nostra piccola sosta. Quando
arriviamo c'è la sorpresa di oggi, il Max ha bucato la ruota
anteriore. Davide ha però con se lo spray anti foratura e
dopo un piccolo consulto decidono di inserire il liquido
all'interno della camera d'aria per prevenire altri
problemi. Siamo appena usciti dal sentiero e da questo punto
in avanti sarà Sergio che ci farà da guida perchè queste
stradine e questi sentieri li ha percorsi tantissime volte.
In discesa andiamo verso i Laghi Verdi, ma proseguiamo
diritto verso il piccolo ponticello, dove sempre su un
tratto asfaltato raggiungiamo dopo circa 500 metri sulla
nostra sinistra la stradina che va in direzione della
Cascina Pampello. Una bella stradina questa, asfaltata, ma
senza traffico che percorsa tutta ci fa uscire in prossimità
della rotonda dove prendiamo la seconda uscita a destra in
direzione di Lambrugo.
Qui il Gas, Max, Davide e Carlo ci salutano e iniziano il
percorso di ritorno per via di impegni per l'ora di pranzo.
Il resto del gruppo invece prosegue verso Merone percorrendo
un'altro tratto della "Ciclo via del Lambro" che ci porterà
fino all'Oasi
di Baggero. Raggiungiamo la periferia di Merone sempre
pedalando lontano dalle auto e dove incontriamo tantissima
gente a piedi che sta seguendo il nostro stesso percorso.
Quando usciamo dalla sterrata siamo proprio qualche
centinaio di metri dietro il ristorante "Il Corazziere". Una
breve pausa per alcune foto ricordo con il vecchio mulino ad
acqua, ancora in funzione e quando usciamo sulla strada
asfaltata proprio a fianco del ristorante giriamo a destra e
percorriamo non più di 50 metri per poi girare a sinistra,
in leggera salita, per immetterci sulla stradina che porta
all'oasi. Anche qui foto di rito e poi inizia anche per noi
il percorso di ritorno. A Sergio, durante la settimana,
avevo promesso che il percorso odierno passasse dai sentieri
del "Parco
della Valletta" e quindi per arrivare a Renate decidiamo
di seguire nuovamente la strada che abbiamo percorso per
raggiungere l'Oasi, ma poi proseguiremo verso Veduggio.
Arriviamo nei pressi di Gaggio dove
iniziamo a salire sempre leggermente, siamo nei pressi delle
piscine, per poi passare il ponte sopra la statale SS36.
Quando arriviamo al bivio, subito dopo la discesa, giriamo a
sinistra e qui la strada inizia veramente a salire, prima
leggermente, ma poi circa a metà con una pendenza sempre
maggiore. Prima di arrivare nel centro di Veduggio spiana
leggermente, ma alla prima curva a sinistra e fino alla
successiva, a destra, sale abbastanza da farci fare una
bella fatica. Una volta giunti in cima ed arrivati al nuovo
bivio, giriamo a destra e poi alla piccola rotonda a
sinistra. Stiamo andando verso
Renate. Siamo
su asfalto, ma tra poco, dopo aver girato a destra passando
davanti alla chiesa, andremo verso i primi sentieri del "Parco
della Valletta" così per non perdere l'abitudine di
pedalare fuori strada. Arrivati al semaforo, dopo la chiesa,
giriamo a sinistra evitando con cura alcune auto che stavano
facendo manovre non proprio perfette, e ci immettiamo in
discesa verso il semaforo per poi proseguire diritto verso
una stradina che immette in uno dei sentieri del Parco. Sono
le 12:00 quando iniziamo il primo sentiero, stiamo andando
in direzione di Cortenuova e pedaliamo per un bel pezzo tra
gli sterrati che si snodano in mezzo ai campi coltivati.
Dopo almeno 3 km ritroviamo l'asfalto e girando a destra
andiamo in direzione di Besana
Brianza. Anche se siamo su asfalto, queste piccole
stradine sono senza traffico automobilistico e quindi
abbiamo anche il tempo di scambiarci le varie opinioni sul
percorso odierno. Emma anche oggi è stata fantastica e
scambiando quattro chiacchiere si dice soddisfatta della sua
condizione fisica e del bel giro di oggi. ed anche gli
altri sono contenti per la bella mattinata. (Queste sono
davvero soddisfazioni......) Dobbiamo però fare ancora tanta
strada e quando arriviamo al grosso semaforo di
Besana
Brianza salutiamo Emma e Riccardo che in discesa
andranno verso casa, mentre noi proseguiamo diritto perchè
vogliamo prendere il sentiero che a Montesiro ci
porterà nei pressi dell'Agriturismo
Brusignone e da dove poi scenderemo verso Pobiga.
Il primo tratto è sterrato, ma quando si arriva
all'agriturismo la strada cambia, diventa sentiero ed in
certi punti il segno lasciato dall'acqua ha creato delle
belle buche proprio in mezzo alla strada che rendono
difficoltosa anche la pedalata. Una volta raggiunta la
strada, nuovamente asfaltata, che va verso Pobiga,
prima di iniziare i due tornanti, sulla destra c'è un
sentiero bellissimo che si immette nei boschi e che termina
dietro le ultime case di Triuggio.
Risaliamo per i due brevi tornanti verso la cascina e poi
Lodovico ci fa percorrere un tratto, mai provato in
precedenza, che sempre nel bosco passa sotto le volte del
Ponte della Ferrovia e che termina davanti al letto del
torrente che scorre tra i boschi (oggi completamente
asciutto). Dopo averlo attraversato in salita adesso andiamo
verso la frazione "Ponte" di Triuggio e dove salutiamo
Sergio, che prenderà la strada in salita per raggiungere
Seveso, mentre noi proseguiamo percorrendo il tratto di
sentiero che costeggia il Lambro in direzione di Canonica.
Anche qui il ritmo è sempre alto, nonostante i 55 km già
percorsi e anche quando, usciti dallo sterrato, ci
immettiamo sui due tornanti che ci portano al passaggio a
livello non facciamo nessuna fatica. Proseguiamo diritto in
direzione di Biassono e
quando giungiamo al bivio salutiamo Lodovico che girerà a
sinistra per andare verso casa, mentre noi proseguiamo
sempre diritto per la sterrata che ci porterà quasi nel
centro di Biassono.
Breve pausa per Stefano per il rifornimento dell'acqua e poi
via verso Lissone. Ma prima dobbiamo salutare Roberto che
sulla provinciale proseguirà diritto verso Monza, mentre noi
giriamo a destra in direzione dell'auto lavaggio dove prima
di rientrare è d'obbligo dare una pulita alle nostre
mountain bike. Dopo i saluti a Livio e Stefano anche io e
Mino ci salutiamo. Adesso siamo proprio arrivati. Un giro
bellissimo anche quello di oggi, in cui abbiamo percorso
quasi la distanza di una Marathon. Un grazie a tutti, siete
veramente tutti fantastici. Il bellissimo giro di oggi lo
cataloghiamo medio/difficile, ma solo per la lunghezza. Per
il resto abbiamo percorso quasi il 50% di strade asfaltate
ed un 50% tra sterrati e single track. Alla prossima, ci
aspetta il "Parco
del Ticino", con l'amico Marco che ci accompagnerà per
sentieri nuovi e sconosciuti. |